La quarta scimmietta by Sarah Cohen-Scali

autore:Sarah Cohen-Scali [Cohen-Scali, Sarah]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788836248513
Google: rYp6EAAAQBAJ
editore: Gallucci
pubblicato: 2022-07-11T22:00:00+00:00

10

È così strano il silenzio assoluto, improvviso, soprattutto quando arriva dopo un’intensa agitazione, quando si abbatte su un luogo che di solito risuona di mille piccoli rumori.

La porta è chiusa, la serratura anche, a doppia mandata, il chiavistello in alto è tirato così come la catenella di sicurezza. Con la schiena appoggiata alla porta che ha appena chiuso dietro i suoi genitori, Karim si sorprende ad ascoltare il silenzio. Lo sente, lo percepisce come una presenza a se stante, un invitato intrufolatosi senza permesso.

Bisogna arredarlo, quel silenzio, e in fretta. Accendendo la TV in salotto, per esempio, oppure la radio in cucina.

A condizione di poterci andare, in salotto o in cucina, a condizione di staccarsi dalla porta.

Cosa gli prende all’improvviso? Da quella mattina Karim non ha smesso di ripetere, con l’obiettivo di rassicurare i suoi genitori (soprattutto sua madre), che aveva ormai l’età per restare da solo una sera, e poteva tranquillamente fare a meno della presenza di Jennifer, la babysitter. Non proprio una grande compagnia! Lo relega sempre nella sua stanza con la scusa che deve darci dentro con lo studio, lo obbliga a cenare alle sette e ad andare a letto alle otto e mezza. Karim ha passato tutto il giorno a rallegrarsi all’idea di passare quella serata da solo, qualche ora di totale libertà. Si è messo a punto un programma: un vassoio di cibo davanti a un film di suo gradimento per iniziare la serata, e il bis davanti a un altro film per terminarla. Sarebbe andato a dormire quando ne avrebbe avuto voglia, badando comunque a essere a letto prima che tornassero i suoi genitori.

Ma.

Adesso…

Si decide a fare qualche passo esitante nel corridoio. Com’è lungo quel corridoio, un vero e proprio stradone. Gli sembra di scoprirlo per la prima volta. Potrebbe persino usare un monopattino o una bicicletta per andare da un’estremità all’altra. Su ogni lato, una serie di porte. Chiuse. A Karim non piace per niente l’idea che restino tali e si adopera per aprirle tutte, una a una, esplorando ogni stanza come se visitasse il proprio appartamento per la prima volta.

Il parquet scricchiola sotto i piedi, non l’aveva mai notato. Ogni passo fa nascere un gemito lamentoso, come se stesse calpestando un corpo vivo. Un ulteriore difetto che Karim annota in un angolo della testa, stilando una potenziale lista di riparazioni urgenti.

Spinge la prima porta a sinistra con un’apprensione che considera stupida, ma che non per questo diminuisce. La camera dei suoi genitori. Accende la luce e scopre un disordine grande almeno quanto quello che regna di solito nella sua. La cosa lo fa sorridere e lo rassicura. Giusto un po’. I vestiti di sua madre giacciono sul letto, quelli che ha tirato fuori dall’armadio prima di riuscire a sceglierne uno. Sembrano bambole di pezza, sagome addormentate. Anche suo padre ha avuto qualche difficoltà a scegliere il completo più adatto alla serata. Ha provato una buona decina di cravatte, ora buttate alla rinfusa sul letto. Una di queste serpeggia intorno alla scollatura di un vestito.

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